Fino a quando continueremo ad assistere a episodi che, invece di rafforzare il cammino verso la pacificazione e la convivenza, contribuiscono a scavare nuove trincee più larghe e più profonde? Sono sicuro che ci siano motivazioni politiche e di facciata per questo arresto assurdo. Posso anche accettare l'ipotesi che nel corso di quei tempi bui porcherie siano state commesse da tutte le parti in guerra, ma mi chiedo quale utilità abbia oggi un gesto come questo, se non quello di acuire sentimenti etnocentrici che con fatica si cerca di debellare. Nell'articolo si legge che l'arresto di Divjak potrebbe essere un "contentino" da dare ai serbi in vista della cattura di Mladic...ma avvicinare anche solo lievemente queste due personalità (se si può parlare di personalità per Mladic), come se fossero sullo stesso piano, è assolutamente inaccettabile.
Tutte le nazioni hanno bisogno di governanti coraggiosi e gli stati della ex-Jugoslavia più di altri...fino a quando la mentalità delle leadership non cambierà, non ci sarà speranza per questi paesi.
Jovan Divijak in questi anni si è impegnato tanto per aiutare i più giovani, per dare loro una speranza nel futuro... io ritengo che le speranze di tutti ormai non vadano più riposte nei governanti di oggi, ma in coloro che governeranno domani...i giovani bosniaci, i giovani serbi, i giovani croati, etc. etc. devono essere loro la nostra speranza ed è con loro che dobbiamo parlare, dobbiamo lavorare..far capire loro che un futuro di coesistenza e cooperazione è possibile e auspicabile, per il bene di tutti.
Andrea