GIOVEDÌ - Sabrina
Dalle fessure del balcone entra luce, sicuramente oggi c’è già il sole alto; bene, bene … era ora dopo il freddo di ieri …
Se potessi decidere dove il sole oggi potesse scaldare di più i cuori, vorrei che i primi più bei raggi arrivassero ad una persona a me molto cara che proprio oggi che mi è stato chiesto di scrivere questa pagina di diario della mia piccola esperienza in Bosnia, verrà operata in Italia. Gli devo molto, anzi con lui ho cominciato a credere che in fondo può essere vero che ognuno di noi ha un senso ed il suo è starmi vicino, facciamo pure che è il mio angelo e quindi, anche se lontana 800 km, con la testa ancora sul cuscino, il primo pensiero va là. I restanti raggi poi li vorrei tutti qui a Doborovci ... deve esserci tanta luce perché io ho bisogno di vedere il più possibile dentro gli occhi delle persone che oggi incontrerò e di certo saranno tante.
Su, su dai.. alzarsi velocemente, una puntatina in bagno, pantaloncini e maglietta e poi giù per le scale ma non di corsa, rischierei di inciampare tra i tappeti; qui ovunque tappeti, persino sui gradini e della misura proprio giusta, a mezzaluna … e poi qui non si corre … solo i bambini corrono. Sì è speciale quando mi corrono incontro chiamando “Sabrrrrina” quando mi vedono per strada ed è speciale, a dir poco speciale ... Senti la voce che si avvicina, le braccia che si aprono, il rumore sordo dei passi che si avvicinano e poi il tonfo che arriva addosso , con le braccia che si chiudono attorno ai fianchi e puff … contatto!
La colazione al ritrovo da Krusco tra amici, volontari dell’Avip, non si può mancare, tra pane e Nutella, the e biscotti un buongiorno col sorriso, con gli occhi un po’ stanchi … ore piccole o Rakia? 10 minuti per organizzare la giornata tanto per fare il punto sulle attività che dovranno essere svolte nell’arco della giornata. “ORGANIZZARE” è una parola che in Italia controlla le nostre giornate ... Ci sentiamo sicuri solo se già dal mattino abbiamo ben chiaro quale sarà il programma fino a sera … ogni contrattempo potrebbe creare qualche problema; qui invece sembra assumere un significato più blando … si organizza a grandi linee e poi … si vedrà!!!!
Dai viaaaa, stamattina sono impegnata al laboratorio con i più piccoli, quelli che piacciono tanto a me … diffidenti e alquanto staccati finché non riesci a sfiorarli anche solo con un dito e se poi mentre li sfiori riesci ad incrociare i loro occhi e accendere un bel sorriso (cosa che qui sembra automatica) allora diventa semplicemente magia; il calore e l’immediatezza che traspare è semplicemente impagabile e non ha niente a che fare con gli occhi spenti e a volte scassati dei miei figli davanti al PC o alla TV, incapaci a qualsiasi reazione.
Alla scuola già i bimbi aspettano, visi sorrisi e occhi già visti ma dei quali non ricordo i nomi uffa!!!! Di qualche bimba forse, qualcuna anche un po’ maschiaccio; un po’ per necessità, un ruolo, una necessità vista la realtà nella quale sono costrette a crescere e sopravvivere. Magari avrebbero voluto anche loro frequentare qualche lezione di danza, vestiti trendy. E ancora cado nel paragone … ragazzi che da noi hanno tanto ma che non contenti cercano il tutto e non riescono quindi ad apprezzare né il tanto né il tutto perché tanto il tutto non sarà comunque mai abbastanza. Non trovano mai un motivo per poter essere grati alla vita e cadono spesso nella noia e senza occasioni per poter giocare e divertirsi tranquillamente. Un vero peccato non poter almeno per un po’ scambiare i posti. Altro che corsi di sopravvivenza estivi in montagna, settimana scout per imparare almeno ad arrangiarsi un attimo … qui c’è la possibilità di imparare - e gratis -una lezione di vera vita e l’arte di arrangiarsi col sorriso.
Tra disegni colorati, le collane con perline più varie e fantasiose al collo delle bimbe, braccialetti col nome ai polsi dei ragazzi, passano velocemente un paio d’ore. Ormai le bimbe sono diventate bravissime, creano di quei giri di colori … solo alla fine del capolavoro ti si avvicinano e, con questo popò di collana tra le dita, come si fa a non capire che basta solo un nodo a completare l’opera
Thè e biscotti sta diventando una bella abitudine … È una buona occasione per imparare qualche parola tra i sorrisi divertiti dei bimbi che mi prendono a dir poco in giro per la mia “ottima” pronuncia.
Che bel gioco ridere … Non serve parlare … basta ridere
Oggi pomeriggio poi sarà impegnativo, forse, anzi credo anche un po’ incasinato: sono in programma i giochi senza frontiere. Già qualcuno è partito stamattina per organizzare, preparare i giochi e noi poi in pullman li raggiungeremo accompagnando i ragazzi di Doborovci; qualche panino da preparare per poter in qualche modo riempire un buco allo stomaco all’occorrenza visto che oggi a pranzo non mangiamo tutti assieme mentre i ragazzi mangeranno poi la “pita” preparata dalle mamme del paese.
Ne ho sentito tanto parlare di questo avvenimento … Sono solo giochi, eppure non sono poi preparati solo e semplicemente come un tali. Onore al merito degli organizzatori che come obbiettivo primario hanno quello di provare a far giocare assieme e quest’anno anche nella stessa squadra ragazzi di vari paesi, ma soprattutto con credo e di etnie diverse. Non dimentichiamo che qui la guerra ormai finita 16 anni fa ha lasciato dei segni ancora ben radicati sui cuori degli adulti … il più bel compito che oggi è affidato un po’ a tutti i volontari è di far vivere ai ragazzi, a tutti i ragazzi una bella giornata tra giochi e sorrisi condivisi in modo che magari, e sottolineo magari … i ragazzi possano capire in un prossimo domani che in fondo la vita può essere vissuta come una bella partita, con delle regole da rispettare naturalmente, come ogni gioco ha le sue ma che può diventare un bel divertimento se condiviso.
E allora pronti via a gonfiare palloncini, palloncini e ancora palloncini … Quanti, sembrano non finire mai … e via arrivano i ragazzini. Dai, dai leghiamoli alle caviglie, veloci dai ... le squadre sono pronte ... Viaaa vince la squadra che riesce a scoppiare tutti i palloncini dell’altra. Che bello ‘sto gioco … il sole ci cuoce, le spalle bruciano ma si gioca e tutto passa in secondo piano, magari un po’ di crema per le scottature non sarebbe stata male vero Donatella? Piccolo imprevisto … una presa d’aria di troppo … vero Virginia? Pazienza, non c’è tempo per pensare, maglietta ai fianchi e problema risolto, che ridere però. Negli altri campi altri giochi, tra una strana pallavolo con l’utilizzo di un telo, una rivisitazione della palla avvelenata tutto procede tra un sano agonismo di ragazzini che non hanno proprio voglia di mollare per vincere. Quanti occhi felici … sì, perché è bello vedere i sorrisi, ma vedere gli occhi che ridono è di più e qui si respira il di più.
Non ci sono tensioni di nessun tipo e sfido chiunque a pensare che … Sì, insomma sembra tutto così bello, un bel fine anno organizzato tra ragazzini di varie scuole per festeggiare l’arrivo delle vacanze estive … sappiamo tutti che non è proprio così che magari i padri di questi ragazzi si guardano ancora in cagnesco ma i ragazzi no! Non sarà così tra di loro … voglio crederci io, anzi, ci crediamo tutti noi oggi e ancor di più ci crederemo domani.
Ma la fatica non si fa mica sentire? Cavoli, finiti i giochi, fatte le premiazioni (ma comunque tutti vincitori), mangiato il mangiabile allo stand allestito alla grande con ogni sorta di bibite e pita … Sole cocente … Ma ai ragazzi è rimasta ancora la forza di ballare? Ebbene sì, la festa nella festa, balli di gruppo e coreografie quasi a voler dire che, è stato bello ma non basta. Terremo il ricordo della giornata acceso fino al prossimo anno e ci scommetto che il prossimo anno di certo la festa si ripeterà.
Tutti in pullman verso casa, ormai è sera, a rapporto!!!!
I ragazzi più grandi del paese prendono in mano la situazione, controllano ben bene che ci siano tutti. Li vedi ragazzi con un qualcosa in più; sarà la consapevolezza che, in fondo, da loro dovranno arrivare tutte le più belle cose che questo angolo di terra si può meritare, sarà che finalmente qualcuno apprezza il loro modo di essere ma sembrano più grandi. Belle speranze in bellissimi occhi sinceri a volte anche troppo sicuri.
Una meritata doccia ma sempre e comunque il più velocemente possibile visto che siamo leggermente in ritardo sulla tabella di marcia: si mangia alle otto e io di certo arriverò in ritardo. Come non detto … decisamente in ritardo ma che importanza ha? Qualcosa si trova sempre da mangiare, o almeno si spera sempre se i primi “ga avù creansa”.
E ancora, come ormai sana e buona abitudine 10 minuti per le direttive di Mario e poi…. Si sprepara! In cucina le pile di piatti e bicchieri ... Chi è di servizio stasera? Diciamo un po’ tutti da buoni boyscout.
Stasera ci sono le diapositive da vedere, sì foto scattate anche nei primi anni dell’Avip a Dobrovci e quindi tutti in palestra, l’unico posto dove in paese si possano radunare un bel po’ di persone.
Come a solito, con i miei 5-10 minuti di ritardo, entrando la prima cosa che mi è venuta da notare è stata la percentuale di presenza maschile e non solo di ragazzi, credo che per la prima volta, a parte al bar da Krusco, sono riuscita a vedere così tanti uomini. Disposizione di rito: i ragazzini davanti e gli uomini dietro (Avip nel centro). Vabbè dai … ma che simpatico è stato vedere come allo scorrere delle diapositive, soprattutto le più vecchie di 10 - 15 anni prima si sentissero venire da dietro delle risatine proprio proprio divertite, e si prendevano anche in giro poi …. Mi è piaciuto, anzi parlando di uomini credo sia una delle poche volte che ho potuto apprezzare la cosa ….
Il tempo è passato in fretta, qualche piccolo inconveniente visto che mancavano le foto dell’anno precedente ma poco importa, le vedranno il prossimo anno. Si è fatto tardi, quasi mezzanotte e le mie stelle?
Vi ricordo che oggi è l’11 agosto e che ieri 10 agosto era la notte di S. Lorenzo ma il cielo era coperto e le nuvole non mi hanno lasciato la possibilità di poter vedere che sopra c’erano le stelle. Insomma anche le nuvole a volte fanno i dispetti e del resto nuvola è femmina. Io stasera devo comunque, nella mia cocciutaggine, a riuscire a vedere almeno una stella cadente (ci si mette poi di mezzo anche la luna quasi piena … femmina pure lei) … e allora ditelo!!!!!
Lontano dalle luci dei lampioni, un freddo cane anche se con la felpa, naso all’insù, mani fredde ma tiro un po’ giù le maniche, il cielo di Doborovci mi ha fatto un regalo … un altro regalo. Meritato o no, che m’importa? Ho vinto la mia partita 7-4 . Sono felice ! Solo 6 lettere per dirvi un sacco di cose … che poi resti il fatto che comunque sia “il dire” non è come “il sentire”... E io sento di essere felice …
Per caso mi sono trovata a partire ma se non fosse stato così non avrei potuto avere la possibilità di sapere che posso sentire a mille, che riesco ancora a sorridere e abbracciare senza paura … una delle stelle era anche per i miei figli poi … chissà se loro vorranno ancora essere abbracciati.
Buonanotte e grazie a voi che ci siete.
3 commenti:
semplicemente meraviglioso - mi sento davvero vibrare, anche se sono triste (e invidioso) per non essere stato lì con voi - ma voi, grandi!, mi avete prestato i vostri occhi e attraverso la vostra anima posso anch'io riempire il mio cuore di incredibili emozioni - grazie sabrina ... e grazie a tutti voi, amici - lunga vita all'avip - leonardo
Da Paolo Bacco
BELLISSIMA MI HA DATO UN MOMENTO DI PACE, COMMOZZIONE
E PIACEVOLI RICORDI.
GRAZIE
Anch'io sono invidiosa! Ma felice di sentire le stesse emozioni che ho provato l'anno scorso, è proprio così...semplicemente meraviglioso:-)
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