La mattina il paese è invaso dai resti della festa e qualche buon'anima fa pulizia come può.
Noi riceviamo le chiavi della cucina di quello che sarà (ed è sempre stato) il nostro quartier generale, il bar di KRUSKO.
Pulizie e disinfezioni varie a cura dei cuochi ufficiali Luigina e Francesco più una serie di aiutanti sporadici.
Nel frattempo si organizzano e si schedulano le varie attività della settimana. Con Mario che fa da supervisore e dirige gli interventi.
Si radunano i vari oggetti presso il magazzino.
Si pranza e poco dopo iniziano le attività.
Io vado a Vranovic con altri ragazzi a visitare Fikreta, una nostra amica a cui abbiamo portato una carrozzina elettrica qualche anno fa e con questa lei ha ricominciato a vivere. Altri vanno all'incontro con i giovani di Doborovci.
Altri in giro per il Provinciale in bosnia per le attività in comune.
Al campo profughi si va per salutare gli amici e per prenotare i tappeti che sono una fonte di reddito per le donne del campo stesso.
La sera ci si trova per la cena si discute delle attività svolte e si prepara per il giorno dopo.
Un ringraziamento va sicuramente ai nostri validi traduttori nonchè Amici: Fatima che è una ragazza del paese che studia letteratura Bosniaca a Tuzla e quest'anno si laureerà, e Walter Scotti di Pola (Croazia) italiano di nome e di fatto.
Ciao a tutti Michele
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