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venerdì 28 settembre 2007

Bosnia agosto 2007 Le foto

Ecco le prime foto di AVIP in Bosnia Agosto 2007.
Forse le dimensioni non rendono giustizia ad alcune, ma cliccandoci sopra la foto diventa più granda.
op Non scandalizzatevi se ci sono momenti anche di relax ma voi lo sapete che è anche questo "venire in Bosnia".



Il fotografo è Marco nuovo acquisto del gruppo (che suonava la chitarra).
Ciao Michele

mercoledì 26 settembre 2007

Presentazione "Sarajevo mon amour" a Padova

Elisa Giubilato scrive:

Carissimi,

vi scrivo per informarvi che la presentazione del libro "Sarajevo mon amour" di Jovan Divjak sta procendendo e mancano ormai da definire solo pochi dettagli.

L'appuntamento è fissato per:

martedì 9 ottobre 2007
ore 20.45
auditorium del Liceo Artistico "Modigliani", vis Scrovegni 30, Padova

La serata si aprirà con il saluto di Mauro Fecchio, in veste di assessore della Provincia di Padova alle Politiche Giovanili.
Saranno presenti l'autore J.Divjak e lo storico Angelo Lallo (autore de "Il tunnel di Sarajevo").

Siete ovviamente tutti invitati a partecipare!

Inoltre, vi chiedo gentilmente un supporto per pubblicizzare l'evento.
  • L'assessorato sta preparando degli inviti cartacei e sarebbe quindi necessario raccogliere una serie di indirizzi delle nostre istituzioni comunali o di persone che riteniamo importante invitare . Se una persona per comitato si prendesse l'incarico di raccoglierli e comunicarmeli il prima possibile, sarebbe perfetto.
  • Entro la settimana inoltre vi inoltrerò una mail da diffondere alle vostre mailing list, includendo parenti, amici e conoscenti e chiunque pensiate possa essere interessato.
  • Noi abbiamo a disposizione alcune locandine inviate dalla casa editrice, su cui è necessario indicare semplicemente luogo e orario dell'evento, da affiggere nei comuni in cui operano i comitati e ovviamente a Padova . Pensavo di distribuirle ai vari comitati giovedì pomeriggio o in una delle altre occasioni legate al progetto scuole.

Scusate per tutte queste richieste, lo so che molti di voi sono molto occupati per il progetto scuole ma purtroppo i tempi stringono.
Grazie di cuore, a presto.

Elisa

PS Abbiamo già a disposizione numerose copie del libro, chi volesse acquistarlo e magari iniziare a leggerlo prima della presentazione mi faccia sapere!

PROGETTO “SCUOLE… PONTI DI PACE”

Il “Comitato di sostegno alle forze e iniziative di pace” della provincia di Padova, attivo nelle municipalità di Gracanica (Cantone di Tuzla, a maggioranza musulmana) e Petrovo (Regione di Doboj, a prevalenza serba) in Bosnia, collabora da alcuni anni con scuole italiane e bosniache per la realizzazione di progetti e attività educative volte a favorire lo scambio culturale e la conoscenza reciproca.


Le scuole bosniache coinvolte sono:

  • scuola di Babici – Gracanica (Municipalità di Gracanica)

  • scuola di Skahovica – Soko (Municipalità di Gracanica)

  • scuola di Soko (Municipalità di Gracanica)

  • scuola di Doborovci (Municipalità di Gracanica)

  • scuola di Gornja Orahovica (Municplaità di Gracanica)

  • scuola di Kakmuz (Municipalità di Petrovo)


Quelle italiane, invece, sono:

  • scuola primaria “Don Lorenzo Milani” Istituto Comprensivo di Piazzola Sul Brenta

  • scuola primaria “ G. Marconi” Istituto Comprensivo di Curtarolo e Campo San Martino

  • scuola primaria “Leonardo da Vinci” (Paviola) Istituto Comprensivo di San Giorgio in Bosco

  • scuola secondaria “L. Pierobon” di Cittadella

  • scuola secondaria “Diego Valeri” di Villa del Conte

  • scuola secondaria “Caron” di Brugine

  • scuola secondaria “Giovanni XXIII” di S. Angelo di Piove


Le attività svolte finora sono state molteplici, dallo scambio epistolare tra bambini italiani e bosniaci alla realizzazione di un giornalino sul tema del “gioco”, dalla raccolta di materiale didattico fino ad un lavoro basato su un cartone animato dal titolo “Tulilem”, che dà l’opportunità di riflettere sui temi interculturali e sul ruolo dei mass-media.

I progetti finora realizzati si concluderanno con l’incontro tra i bambini e insegnanti delle scuole italiane e bosniache. Infatti dal 27 settembre al 1 ottobre p.v. 7 alunni più due accompagnatori per ognuna delle scuole bosniache coinvolte (per un totale di 42 alunni e 12 insegnanti) verranno accolti dai bambini delle scuole italiane e dalle loro famiglie. Gli alunni bosniaci, oltre ad avere l’occasione di partecipare alle lezioni nelle scuole ospitanti, saranno impegnati in attività di scambio e conoscenza reciproca e in attività di gioco, nonché in uscite culturali a Cittadella e Venezia. Gli insegnanti invece avranno modo di confrontarsi nel corso di una tavola rotonda su temi quali il valore didattico-educativo dello scambio culturale, il rapporto tra bambini e televisione e il disagio degli insegnanti nella realtà scolastica odierna.

Il progetto “Scuole… ponti di pace” e il viaggio dei bambini bosniaci in visita in Italia sono il risultato di un intenso e fruttuoso lavoro di collaborazione tra i volontari del Comitato e i responsabili delle istituzioni scolastiche italiane e bosniache, e rappresentano la realizzazione di una significativa attività di educazione alla pace e alla convivenza, nonché pongono l’accento sull’importanza della conoscenza reciproca e del rispetto delle diverse culture. L’intero progetto non avrebbe potuto concludersi in maniera così significativa senza la grande disponibilità degli insegnanti e delle famiglie italiane, disposte ad ospitare i ragazzi in visita, e del costante impegno dei dirigenti scolastici delle scuole bosniache. Questo scambio culturale sarà certamente un fondamentale punto di partenza per l’approfondimento dell’amicizia tra i nostri due paesi, e darà slancio ad altre iniziative culturali ed educative legate al tema della pace, della multiculturalità e del rispetto reciproco.

martedì 25 settembre 2007

Perugia-Assisi 2007, 7 Ottobre

Per coloro che abitano in Saccisica e sono interessati alla "marcia per la PACE" questo link fa per voi. Ci sono orari e riferimento per parteciparvi.
Agli altri consiglio quest'altro link che è l'home page degli organizzatori.
Ciao Michele

martedì 18 settembre 2007

Verbale di Coordinamento Provinciale Mirano (VE) 12 settembre 2007

OdG:

  • riflessioni e commenti sulla settimana estiva in Bosnia

  • aggiornamento progetto scuole

  • aggiornamento progetto maratona

  • aggiornamento su finanziamento per sminamento

  • presentazione libro di J.Divjak a Padova

  • varie ed eventuali

Presenti: almeno un rappresentante dei seguenti comitati: Unamano, Perché no?, AVIP, Idemo Mirano e Castelfranco, Spalle Larghe, Conegliano-Campo S.Martino, Piazzola.


Settimana estiva in Bosnia

Un rappresentante per ciascun comitato ha riportato le riflessioni del proprio comitato sulle attività svolte durante la settimana estiva, evidenziando i risultati positivi che sono stati raggiunti, così come gli aspetti più critici o le difficoltà emerse. In generale, il giudizio sulla settimana estiva è stato positivo, anche se non sono mancate alcune situazioni di difficoltà o di “delusione” delle aspettative per alcune delle iniziative proposte. Per quanto riguarda le attività organizzate congiuntamente da tutti i comitati, la gita (svoltasi per la prima volta con la partecipazione di tutti i comitati e di tutti i villaggi) ha rappresentato un momento positivo di condivisione e di relax insieme, tuttavia è emersa la necessità di organizzare e realizzare con maggiore efficacia delle attività che coinvolgano tutti i partecipanti (giochi o altro) in modo da favorire l’effettiva conoscenza tra le persone dei differenti paesi e dare un maggiore significato alla giornata.

Per quanto riguarda il torneo, le difficoltà emerse (tentativo di due squadre di escludere “a tavolino” la squadra di Kakmuz con successiva squalifica delle squadre “colpevoli”) hanno comunque avuto un risvolto positivo, in quanto hanno permesso ai comitati coinvolti di aprire un momento di confronto diretto con i ragazzi dei propri villaggi.

Progetto scuole

I coordinatori del progetto scuole si sono incontrati anche con le maestre coinvolte e hanno messo a punto il programma per la visita degli alunni e insegnanti bosniaci in Italia (dal 27 settembre al 1 ottobre). Il programma è già stato fatto circolare tra tutti i volontari. I momenti in cui è richiesta una maggiore partecipazione da parte di tutti i volontari sono le attività del sabato pomeriggio a Cittadella e la cena sociale del sabato sera a S. Anna Morosina (iscrizioni entro il 22 settembre a Silvia-Unamano). L’accoglienza anche degli insegnanti e degli autisti in famiglia anziché in albergo e il prezzo “di favore” che verrà fatto dal ristorante (oltre al sostegno finanziario di alcuni dei comuni coinvolti) permetteranno di ridurre le spese a carico del provinciale rispetto al “preventivo” dei mesi scorsi.

Antonio deve sentire il direttore di Gornja per avere aggiornamenti sulla richiesta dei visti in Ambasciata.

Progetto Maratona

Durante la settimana estiva in Bosnia ci sono state due riunioni con la commissione maratona. La prima si è svolta lunedì 13 agosto con la partecipazione di Sefic, Habib e Nihada. In questa occasione sono stati consegnati i primi 50 euro (validi come rimborso spese) ai membri della commissione. La seconda riunione si è svolta sabato 18 agosto e ad essa hanno partecipato Sefic, Habib, Nihada e Zorica. È stato individuato un nuovo membro per la commissione serba: Daba (ragazzo di Kakmuz), che però non è potuto essere presente alla riunione. Nihada si è fatta carico di procedere con la preparazione dei “gadgets” per la maratona (magliette con stampa), Habib seguirà le richieste alla polizia per l’attraversamento della strada Doboj-Tuzla. Per la pubblicità si aspetterà la definizione definitiva del percorso.

Al Provinciale è stato deciso che Antonio, in occasione di un viaggio in Bosnia il weekend del 15 settembre, consegnerà 50 euro anche a Zorica e Daba rispettivamente. Per quanto riguarda la partecipazione di Zoran OZ alla commissione, è necessario un chiarimento dal momento che egli era assente quest’estate e finora non pare aver dato alcun contributo.

Finanziamento regionale per progetto di sminamento

Marianna, Mario, Lucia e Antonio hanno completato, su richiesta della Provincia, la proposta di progetto per lo sminamento di alcuni terreni lungo il fiume Spreca, con informazioni storiche ed economiche sull’area in oggetto. Marianna ha preparato un fax per sindaci bosniaci con la richiesta di una serie di dati tecnici necessari per completare il progetto (costo del personale per lo sminamento, etc.).

Antonio ha proposto di integrare il finanziamento ottenuto da Provincia e Regione con 3mila euro donati dal Provinciale, la proposta è stata accolta positivamente da tutti.


Presentazione libro J.Divjak a Padova

Su suggerimento di F. Vanoni di Osservatorio sui Balcani, il Provinciale si è reso disponibile per organizzare la presentazione del libro di J. Divjak “Sarajevo mon amour” (Infinito Edizioni) a Padova il prossimo 9 ottobre (in serata). Mario sta seguendo i contatti con l’assessorato alla cooperazione della Provincia che contribuirà all’organizzazione, Elisa contatterà Angelo Lallo (autore de Il tunnel di Sarajevo) per chiedere una sua partecipazione come relatore alla serata. La casa editrice ha già inviato alcune copie del libro da vendere la sera della presentazione e che sono quindi a disposizione dei volontari che volessero leggere il libro prima della serata (chiedere a Elisa). A breve arriveranno anche le locandine, quindi sarà necessario organizzare la pubblicità dell’evento, contattare dei giornalisti e diffondere gli inviti. Elisa resterà in contatto con Silvia e Elena per reperire un interprete dal bosniaco per la serata.



Il prossimo provinciale si svolgerà dopo la conclusione del progetto scuole, luogo e data (prima settimana di ottobre?) da definire.

venerdì 14 settembre 2007

Ilaria di UNAMANO: Skahovica, Agosto 2007.

Ilaria del comitato UNAMANO ha scritto ed io pubblico:

La settimana estiva a Skahovica è stata per me la prima “vera” esperienza bosniaca. Già in occasione della Maratona dello scorso anno avevo visto la Bosnia ma, solo ora me ne rendo conto, non l’avevo davvero vissuta. Dato che a settembre 2006 un assaggio l’avevo già avuto, il primo impatto con Skahovica e la sua gente non è stato “traumatico”. A causa della mancanza d’acqua nella scuola, usuale accampamento durante il campo estivo, noi di Unamano siamo stati ospitati in una casa del villaggio. Questo inconveniente mi ha privata dell’esperienza campeggistica degli altri anni: niente materassini e sacchi a pelo, nessun problema con l’acqua e nessun bambino urlante che cerca di sfondare la porta della scuola di prima mattina. Ma mi (ci) ha regalato un’inaspettata amicizia. Due ragazze di Skahovica (Dina, che ci ospitava a casa sua, e Nihada, che ci aiutava con le traduzioni bosniaco-italiano) sono rimaste con noi per tutto il tempo nel corso della settimana. La convivenza, segnata da un reciproco adattamento alle diverse abitudini ed esigenze, è stata l’occasione per legare ancora di più l’Italia e la Bosnia, non solo con gemellaggi formali ma anche con vere amicizie, che vanno al di là del volontariato. Spero davvero che questo legame che si è creato tra noi e le ragazze possa arricchire e stimolare ancor più non soltanto i diretti interessati, cioè noi, ma anche tutti coloro, italiani e bosniaci, che lavorano a e per Skahovica (e naturalmente la Bosnia intera).

Dopo quasi un anno ho rivisto i bambini di Skahovica e in questa occasione ho potuto anche conoscerli. Ricordo che a settembre dello scorso anno lo sguardo è stato la prima cosa di loro che mi ha colpita. Occhi azzurrissimi o di un marrone intenso che ti catturano con aria di sfida; sguardi intensi, provocatori e pieni di vita. Così sono i bimbi di Skahovica. In un primo momento si avvicinano incuriositi, prorompenti, quasi aggressivi gridando “italianskiiii”. E poi, con la stessa energia con cui all’inizio ti gridavano in faccia o magari ti colpivano con un pugno, ti abbracciano e ti sorridono, ti chiedono se vuoi giocare a palla con loro.

Uno dei nostri “compiti” durante la settimana estiva è proprio l’animazione con i bambini (quest’anno siamo stati aiutati dai volontari italiani che operano a Gornja Orahovica, un villaggio poco distante da Skahovica, e alcune ragazze bosniache); si canta (la maggior parte delle volte in una lingua che è un misto tra bosniaco e italiano), si gioca, si urla tantissimo, ma soprattutto ci si diverte (sia noi che i bambini!).

Anche a Skahovica, come ovunque nel mondo, c’è chi sta meglio e chi peggio. C’è chi ha la fortuna di lavorare all’estero e di poter quindi mantenere discretamente la famiglia in Bosnia, chi il lavoro non ce l’ha proprio. Purtroppo, però, quelli che vivono in situazioni disagiate sono la maggior parte. Durante la settimana abbiamo visitato molti casi sociali (ovvero persone con problemi economici, di salute, ...) e alcuni sono davvero gravi. Inutile dire che tutti mi hanno colpito profondamente, mi hanno fatto riflettere su molte cose di me e della mia vita; ma forse le particolari condizioni di Menissa, una ragazza di 32 anni, e la sua strana malattia, hanno lasciato in me il segno più profondo. Da quando aveva 15 anni convive con un male che non si è ancora riusciti a diagnosticare: cause ancora sconosciute le provocano frequenti svenimenti. Inizialmente, anni fa, questi erano sporadici, accadevano all’improvviso ma raramente. Ora invece Menissa sviene quasi ogni ora. Si può solo immaginare gli effetti psicologici, oltre ovviamente a quelli fisici, che questa sua condizione provoca in lei. Si aggiunga a tutto questo una situazione economica familiare molto precaria e povera. Anche il giorno in cui siamo andati a trovarla, Menissa è svenuta proprio davanti a noi. Non credo dimenticherò mai quel momento.

Oltre alle singole difficili realtà delle varie famiglie del villaggio, ci sono alcuni problemi che interessano Skahovica intera. Per la mancanza di un valido acquedotto ad esempio, molte parti del paese non sono raggiunte dal sistema di tubature e così moltissime famiglie sono costrette a vivere senza acqua corrente in casa.

In queste condizioni, spesso di notevole disagio, tutti nel villaggio si aiutano comunque a vicenda; chi ha qualcosa in più degli altri sostiene economicamente, ma non solo, chi invece in quel momento è in difficoltà.

In disaccordo con questo clima di reciproca collaborazione e sostegno tra gli adulti, ma anche tra i bambini di Skahovica, è il comportamento che ho visto da parte di quest’ultimi nei confronti dei bambini rom (che abitano con le loro famiglie all’inizio del villaggio). L’ultimo giorno di animazione, hanno partecipato ai giochi anche i bambini rom che durante la settimana non erano mai venuti. Gli altri del villaggio di Skahovica non hanno però voluto in alcun modo (nonostante parecchia insistenza da parte nostra) prenderli per mano o disegnare seduti al loro fianco: i bambini “bosniaci” da una parte e i rom dall’altra. Ovviamente il comportamento dei bambini è conseguenza di un certo modo di porsi da parte delle famiglie nei confronti dei rom. Questo significa che l’integrazione e la convivenza su cui lavorare non deve essere soltanto quella tra serbi e mussulmani, ma quella tra tutte le etnie presenti in Bosnia. La strada da compiere è ancora lunga...

Questa settimana mi ha regalato davvero molto. Ho conosciuto e visto da vicino altre realtà, culture, persone, cibi, tradizioni, modi di pensare e di agire. Mi sono sentita così bene durante e dopo quest’esperienza, che sono arrivata a chiedermi se ho intrapreso questo “viaggio”, fisico ma non solo, in Bosnia per aiutare le persone di quel paese o se inconsciamente l’ho fatto anche per me stessa. La risposta non l’ho ancora trovata, ma credo che in fondo questo non abbia davvero importanza.


Ilaria

giovedì 13 settembre 2007

PROGETTO “SCUOLE PONTI DI PACE”

Da Elisa Giubilato

Ciao a tutti, in allegato trovate il programma dettagliato previsto per i giorni in cui gli alunni e gli insegnanti bosniaci saranno in Italia. Tutti i volontari sono invitati a partecipare alla cena sociale al ristorante da Giovanni che si terrà sabato sera alle ore 20: le prenotazioni dovranno essere raccolte da un responsabile all'interno di ciascun comitato, il quale dovrà trasmettere il numero definitivo a Silvia (Unamano) entro sabato 22 settembre. Il costo della cena sarà di 18 euro per gli adulti e di 12 euri per i bambini (indicativamente fino ai 10 anni).

A presto, un saluto a tutti.


PROGETTO “SCUOLE PONTI DI PACE”

ANNO SCOLASTICO 2007 / 2008


SCAMBIO CULTURALE CON VIAGGIO IN ITALIA DI ALUNNI BOSNIACI


Programma dal 27 settembre 2007 all’1 ottobre 2007


  • Giovedì 27 settembre 2007

  • Arrivo della delegazione bosniaca a Curtarolo (PD) previsto per le ore 18.00 circa.

  • Accoglienza presso la sala Forum di Curtarolo, via Kennedy da parte del sindaco di Curtarolo, della dirigente scolastica dott.ssa Elsa Miozzo e del sig. Milo Lucatello, volontario del Comitato di sostegno alle forze ed iniziative di pace: coordina la sig.ra Marianna Masiero, presidente del Comitato di sostegno alle forze ed iniziative di pace.Saranno presenti i sindaci, i dirigenti scolastici e gli insegnanti coinvolti nello scambio culturale, le famiglie ospitanti e i volontari del “Comitato di sostegno alle forze ed iniziative di pace”.

  • Consegna degli alunni bosniaci alle rispettive famiglie ospitanti e breve rinfresco.

  • Serata in famiglia con cena.


  • Venerdì 28 settembre 2007

  • Accoglienza degli alunni e degli insegnanti bosniaci presso le rispettive scuole gemellate. Ogni famiglia ospitante accompagnerà l’ospite presso la scuola frequentata dal figlio secondo il seguente orario:

  • scuola primaria “Don Milani” di Piazzola sul Brenta – Babici 8,15-12,35

  • scuola primaria “Guglielmo Marcon”i di Campo San Martino – Gornja Orahovica 8,05-15,45 :pranzo presso la mensa scolastica

  • scuola primaria “Leonardo da Vinci” di Paviola – Skahovica 8,30-15,45 : pranzo presso la mensa scolastica

  • scuola secondaria di I grado “Diego Valeri” di Villa del Conte – Kakmuz 8,00-17,00 : pranzo presso la mensa scolastica

  • scuola secondaria di I grado “ Pierobon” di Cittadella – Soko 8,10-12,50

  • scuola secondaria di I grado “Caron” di Brugine _Doborovici 8,30-13,30.


Al termine delle lezioni, gli alunni bosniaci saranno accolti presso le rispettive famiglie ospitanti per il resto della giornata.

Insegnanti e dirigenti di tutte le scuole saranno impegnati in un pomeriggio di lavoro presso la scuola secondaria di 1° grado “Diego Valeri” di Villa del Conte dalle ore 17,15 alle ore 19,30. L’invito è aperto a tutti gli interessati. Al termine dell’attività i partecipanti alla tavola rotonda saranno invitati a cenare presso lo stand gastronomico allestito in occasione dell’ annuale sagra di paese.


  • Sabato 29 settembre 2007

  • Ogni famiglia ospitante accompagnerà l’ospite presso la scuola frequentata dal figlio secondo l’orario già indicato: partenza per visita guidata a Cittadella (camminamento di ronda e Teatro Sociale) con rientro alla località “Palazzina” di Pieve di Curtarolo previsto per le ore 12.30 circa, pranzo al sacco e pomeriggio di animazione con le associazioni Jonathan, Scout e Rugby di Piazzola. Le famiglie sono invitate a prelevare i propri figli e gli ospiti verso le ore 16.30.

  • Cena sociale, aperta a tutti, presso il ristorante “Da Giovanni” a S.Anna Morosina:ritrovo previsto per le ore 20,00. E’ necessario dare l’adesione ad un volontario o all’insegnante referente del progetto entro il 22 settembre 2007.


  • Domenica 30 settembre 2007

  • Gita a Venezia solo per gli studenti bosniaci: le famiglie sono invitate ad accompagnare il proprio ospite presso la scuola frequentata dal figlio alle ore 8,00 circa e a fornire un adeguato pranzo al sacco. Rientro previsto per le ore 18,00 circa.

  • Cena e serata in famiglia.


  • Lunedì 1 ottobre 2007

  • Ogni famiglia ospitante accompagnerà l’ospite presso la scuola frequentata dal figlio secondo l’orario di inizio lezioni precedentemente indicato. Partenza della delegazione bosniaca prevista per le ore 8,30 circa.

lunedì 10 settembre 2007

Articolo su BALCANI COOPERAZIONE

Da Elisa Giubilato:
Ciao a tutti,
vi invito a dare un'occhiata a questo link
su Balcani Cooperazione dal titolo Un ponte tra Gracanica e Petrovo ..troverete un articolo su di noi tutti! :)

a presto!
Elisa

PS approfitto dell'occasione per ricordarvi che mercoledì 12 settembre c'è riunione di provinciale a Mirano!!

Guido di UNAMANO: SETTIMANA ESTATE 2007

Guido Mazzonetto del Comitato Unamano di San Giorgio in Bosco ci scrive ed io volentieri pubblico.

Questa per me è stata la seconda estate in Bosnia e comunque dopo qualche viaggio fatto durante l’anno mi sento quasi come a casa mia. Questa settimana è stata diversa rispetto all’anno scorso: nel 2006 l’entusiasmo e la paura che mi hanno accompagnato durante la mia prima esperienza del genere, molto probabilmente mi hanno impedito di notare e riflettere su certe cose.

Noi di Unamano abbiamo dormito e vissuto a casa di una ragazza (Almedina) del villaggio di Skahovica e con noi è sempre rimasta anche Nihada, una ragazza che ha vissuto qualche anno in Italia e che ci ha molto aiutati con la lingua (con Almedina si parlava in inglese). Nella scuola dove di solito ci si accampava non c’era acqua (il villaggio ha problemi di acquedotto) così siamo stati ospitati da Dina (così tutti la chiamano) che avendo più possibilità “finanziarie” rispetto ad altri, ha a casa una cisterna che le permette di non avere mai problemi di questo tipo. Anche Nihada, a casa della quale abbiamo cenato più volte, ha le stesse possibilità, avendo padre e fratello che lavorano in Italia. La loro gentilezza e ospitalità sono stati davvero fantastici, non avrò mai tante parole per ringraziarle (e grazie anche alla madre di Nihada).

  • Ed ecco la prima riflessione: la differenza quasi abissale tra delle situazioni così ed altre in cui le persone non riescono quasi a sopperire nemmeno ai bisogni primari. Anche quest’anno abbiamo visitato alcuni “casi sociali”, famiglie che hanno evidenti problemi di pagarsi le medicine, il materiale scolastico per i figli, i beni di prima necessità. Molte di queste famiglie non hanno entrate: chi non può lavorare perché è invalido, donne vedove con figli a cui il marito non pensa, e ottenere dei sussidi è molto difficile. Siamo stati a visitare una signora il cui marito era ammalato e non poteva lavorare; quando finalmente era riuscita ad ottenere una specie di pensione e doveva presentarsi con lui all’ufficio per le ultime formalità, lo ha trovato morto in casa. Abbiamo lasciato qualche soldo in più per questa famiglia e lo stesso abbiamo fatto per Fatija, una signora il cui ex marito non vuole che i figli la vadano a trovare (anche i volontari del Sunsokret gli portano gli aiuti senza che il marito lo sappia), e per la ragazza che sviene (Menissa) e che ha bisogno di medicine. L’anno scorso abbiamo anche aiutato un ragazzo che aveva bisogno di materiale scolastico; quest’anno ha finito la scuola e con ottimi risultati ma non può frequentare l’università visto che i suoi genitori non lavorano. Si è pensato ad una specie di adozione a distanza…vedremo se è fattibile. Questi casi ci sono stati segnalati sia da Dino, ma anche dalla gente del villaggio che incontravamo.
  • Seconda riflessione: l’aiuto che queste famiglie hanno da chi ha più possibilità. Visitando alcuni casi sociali abbiamo appreso con molto piacere che qualche volta chi è in difficoltà viene aiutato dai suoi compaesani; c’è chi paga metà del costo dell’autobus per la scuola al figlio di qualcun altro, chi aiuta in qualche altro modo; anche la famiglia di Ademir si è impegnata in questo.
  • Terza riflessione: la non integrazione dei bambini rom (i bambini non gli vogliono nemmeno dare la mano) e allora cosa possiamo fare noi per questo? L’animazione ai bambini può diventare luogo di integrazione attraverso un percorso specifico o resterà solo fine a se stessa? Quest’anno mi sono posto queste domande probabilmente per i motivi sopracitati.

L’integrazione tra le due etnie che noi come gruppo di volontari cerchiamo di portare avanti e in cui crediamo, quest’anno è stata messa a dura prova proprio durante una manifestazione fatta appositamente per sensibilizzare la gente sul problema. Il torneo di calcetto tra i villaggi è stato macchiato da una partita palesemente combinata tra due squadre musulmane (Doborovici e Pribava) per non far accedere alla finale la squadra serba di Kakmuz. Le due sono state squalificate dopo aver (quasi) ammesso il trucco ma non l’hanno presa bene e il torneo si è concluso con cori non proprio sportivi e con un rifiuto dei premi che ha fatto capire l’aria che si respirava (il pallone come premio di partecipazione è stato scagliato lontano con un calcio sotto gli occhi attoniti di tutti). Come primo impatto io ho letto questa cosa come una sconfitta che il nostro gruppo di volontari ha subito e non sono riuscito a capire come un semplice torneo di calcetto tra bambini possa arrivare a tanto. Parlando poi con i volontari italiani del villaggio di Doborovici (AVIP ndr) che hanno discusso con i loro ragazzi di ciò che era accaduto, allora capisci che il risentimento è ancora tanto e che forse ci vorrà ancora molto tempo per una pacificazione vera e propria (molti sono profughi che vengono da Srebrenica, dove c’è stato un famoso genocidio di musulmani da parte delle milizie serbe alla fine della guerra nel ’95). Ma quello che mi fa ancora più male è che quando, tornato in Italia, ho raccontato questa storia ad alcuni miei amici, mi sono sentito dire che quello che cerco e tutti i volontari cercano di fare è solo un’illusione, perché gli slavi sono tutti uguali e sono fatti così, arroganti e che solo Tito è riuscito a tenerli “al guinzaglio” (questo mi è stato detto da un amico che viene spesso a contatto durante il lavoro con persone provenienti dai Balcani). Ma allora tutte le persone di diversa etnia che erano sposate tra di loro, tutti gli amici che non badavano alla religione che professava uno o l’altro, la convivenza pacifica che c’è stata prima della guerra e solo frutta di una dittatura? Io non conosco come sono andate le cose ma non penso che uno si svegli alla mattina e ripudi la moglie o il marito solo perché crede in qualcos’altro; penso, e spero non sia la solita retorica, che i responsabili siano i soliti governanti e che il popolo si faccia plagiare troppo. Forse dimentichiamo che anche noi italiani abbiamo avuto la nostra dittatura con la sua conseguente guerra civile e risentimento verso quelle persone che prima magari erano state amiche (le situazione erano molto diverse ma forse il concetto principale della convivenza sta in piedi). Ma quel che è peggio è che io non riesco lì per lì a far capire ai miei amici che non si può generalizzare e che bisogna continuare a lavorare per raggiungere quell’obiettivo in cui si crede. Le persone semplici cercano la pace sia che siano slavi, africani, asiatici, italiani…almeno lasciatemelo sperare.

Guido



martedì 4 settembre 2007

Marianna: Bosnia agosto 2007

Ricevo da Marianna questa Mail che son felice di pubblicare, seguite il suo esempio. Ciao Michele

Anche quest’anno la settimana estiva in Bosnia con l’AVIP è stata molto intensa. Gli impegni non sono mancati ma l’energia nel gruppo non è mai venuta meno e quindi ancora una volta è valido il motto ”l’unione fa la forza”.

Questo era il mio sesto viaggio ad agosto, e ogni volta è sempre unica.

L’unicità o, meglio la diversità, è data da vari elementi:

  • diversa e unica sono io ogni volta che parto da casa;

  • diverse e uniche sono le cose che succedono nella vita e che vanno a mutare il mio modo di pensare, di sentire, di vivere;

  • diversi sono i compagni di viaggio, il loro modo di pensare, di agire, di sentire, di porsi e porti domande;

  • diversa è la gente bosniaca che si incontra, i bambini crescono, gli adulti invecchiano, c’è chi si sposa, chi cambia lavoro, chi aspetta un bambino e chi c’era nel passato e non c’è più..

  • diversi sono gli appuntamenti che durante la settimana riguardano la vita del gruppo

  • tutte queste diversità ti fanno ritornare a casa sicuramente diversa.

E forse, è proprio per questo che adoro partire….

Era la prima volta che arrivavo in Bosnia ad agosto con la carica di Presidente del Comitato Prov.le, il gruppo che coordina i vari gruppi del Padovano che operano in Bosnia da anni.

Sicuramente tanta era la tensione prima di partire, da mesi ai coordinamenti si cercava di dividere bene i compiti, di scrivere ogni cosa per paura di dimenticare, fiumi di e.mail, telefonate, sms….la temperatura era elevata..

Gli appuntamenti del Pro.vle riguardavano le attività comuni da organizzare (tornei di calcetto e pallavolo a Soko), riunioni per il progetto scuole a Gornia Orahovica, riunione per la maratona che si terrà ad ottobre 2007, incontro con il sindaco di Petrovo per presentare il nuovo direttivo e per valutare l’attuale rapporto tra Prov.le e autorità di Petrovo. Appuntamenti impegnativi però attesi con entusiasmo perché vissuti in unità con gli altri volontari dei vari comitati comunali.

Cresceva ogni giorno in me la consapevolezza che non andavo più in Bosnia solo con l’AVIP a Doborovci, ma ero con AVIP e, vivevo e sentivo il Prov.le in Bosnia (sia a Gracanica sia a Petrovo), infatti forte è stato il sentir vicino gli altri gruppi, durante i loro viaggi e durante le loro giornate.

Da mesi la mente era proiettata ai diversi appuntamenti, ma la cosa che più mi ha stupito era che il batticuore che avevo gli altri anni perché mi vedevo a Doborovci, non si era calmato e, soprattutto ora, era diventato il batticuore per le cose che riguardavano il Prov.le.

È stata una grande occasione e, quindi, è d’obbligo un grazie a tutti quelli che hanno vissuto con me questo. Tutto mi è servito per crescere sia nel saper dialogare, ascoltare, riflettere, analizzare i fatti previsti ed imprevisti che succedevano a me sia quelli che accadevano agli altri.

Qualcuno da fuori, potrebbe farmi notare che la Bosnia “non va usata” per i propri interessi, ed è sicuramente vero; però, è anche vero che nella vita nulla accade per caso, essere volontario vuol dire agire gratuitamente per il bene degli altri, ma non può e non deve venire meno il servizio gratuito verso se stessi. La Bosnia aiuta in questo e, forse, è questa doppia direzione che mi permette di continuare a viaggiare sempre.

Prossimo provinciale 12 settembre a Mirano

Sempre da Elisa:

ciao a tutti,

vi confermo che il prossimo coordinamento provinciale si terrà mercoledì 12 settembre alle ore 21.15 a Mirano. Questa volta ci troveremo non nella sala consiliare bensì nel patronato della chiesa di San Leopoldo (non è la chiesa vicino alla piazza principale, ma è cmq vicina al centro). In allegato trovate due piantine, per chi arriva da Castelfranco e per chi arriva da Villa del Conte-Sant'Angelo-Abano, spero siano sufficientemente chiare altrimenti telefonatemi quando arrivate (348-7248632).

OdG:
- considerazioni sulla settimana estiva (valutazione da parte di ciascun comitato e commento alle attività comuni)
- aggiornamenti sul progetti scuole
- aggiornamento su progetto maratona
- aggiornamento su finanziamento per sminamento
- aggiornamento su presentazione libro di Divjak a PD (9 ottobre) organizzata dal provinciale
- prospettive per progetto agricoltura
- varie ed eventuali

Vi aspetto!
Elisa

Incontri di formazione su cooperazione internazionale

Elisa Giubilato imvia ed io Pubblico

ciao a tutti, vi giro questa interessante proposta di Marica. a presto, elisa

Ciao a tutti,
vi segnalo questi 8 Incontri sulla Solidarietà e la
Cooperazione per lo Sviluppo. Si terranno a Montecchio Precalcino (VI) ogni
sabato a partire dal 22 settembre.
Sono in parte finanziati dal CO.GE, quindi ai partecipanti viene chiesto solo una quota di
partecipazione di 40 €.
Credo sia una buona occasione per tutti di
approfondire alcune tematiche legate alla cooperazione e di confrontarsi con
altre associazioni, prima di ritornare a mettere in pratica il tutto sul
campo.
Se volete venire ci possiamo anche mettere d'accordo per andare
insieme.
Un saluto a tutti, Marica