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martedì 15 febbraio 2011

RAPPORTI COL COMITATO PROVINCIALE

ASSEMBLEA AVIP 5 FEBBRAIO 2011

RAPPORTI COL COMITATO PROVINCIALE

Durante l’anno 2010 l’AVIP ha partecipato a più di un progetto sostenuto dal Comitato Provinciale e in alcuni ha dato il suo apporto collaborando attivamente nell’organizzazione; tanto più che oltre alle consolidate esperienze come GIOCHI SENZA FRONTIERE, MARATONA, PROGETTO SCUOLE se ne sono aggiunte altre che hanno richiesto nuove energie (vedi esperienza SUMMER CAMP).

Con il passare del tempo l’AVIP sta diventando sempre più un ingranaggio che lavora all’unisono a fianco degli altri gruppi all’interno della macchina “COMITATO PROVINCIALE” ottenendo sempre più spesso risultati positivi sia per quanto riguarda l’affiatamento e la collaborazione con gli altri volontari dei vari comitati sia nel riscontro finale con gli amici bosniaci.

Sicuramente nel 2010 è stato profuso parecchio impegno da parte dei volontari AVIP, per quanto riguarda alcuni progetti, considerando che il dispiegamento di forze a disposizione era minore rispetto agli anni precedenti. Uno sforzo considerevole è stato necessario con la nuova esperienza del SUMMER CAMP che ha richiesto un notevole lavoro di preparazione e organizzazione nonché una fase di studio approfondita. Il SUMMER CAMP ha portato una svolta nel modo di agire e di rapportarsi ai giovani dei vari villaggi, ma soprattutto è stata scoperta una nuova risorsa per quanto riguarda i giovani di Doborvci. Finora non erano mai state utilizzate tecniche di approccio ben precise per poter coinvolgere i ragazzi di una data fascia di età che invece si sono rivelate utili non solo per il confronto fra coetanei, ma anche fra volontari. Si sono potute acquisire nuove informazioni sui nostri ragazzi consentendo di rafforzare il rapporto di amicizia esistente e di poter gettare le basi utili per realizzare possibili futuri progetti.

Un altro nuovo progetto, tutt’ora in fase embrionale, ma su cui si è investito all’inizio del 2010 è il PROGETTO ARTE e di cui i volontari AVIP ne sono pienamente coinvolti. In realtà i primi incontri che si sono avuti con gli artisti di Gracanica e Petrovo si sono rivelati solo una fase di conoscenza, ma hanno permesso di capire la situazione generale degli artisti bosniaci. I nuovi contatti si sono dimostrati, soprattutto per quanto riguarda la parte musulmana, propositivi al possibile lavoro di gruppo con i volontari italiani, meno elastici gli artisti di Petrovo. Ciò significa, considerate le difficoltà iniziali, che anche questo progetto ha bisogno di una fase di studio approfondita. Attualmente è presente il contatto con una scenografa francese di Genova che ha lavorato nell’ambito di questi temi sia in Italia che con i paesi sottosviluppati e si propone di lavorare al nostro fianco. Daniele, così si chiama, potrebbe essere un grosso aiuto per capire quali siano le migliori strade da percorrere per poter far decollare questo progetto.

Per quanto riguarda i già ultra-consolidati GIOCHI SENZA FRONTIERE, PROGETTO SCUOLE e MARATONA si può esprimerne solo che un parere positivo.

Durante agosto 2010 nonostante le poche forze di volontari presenti, escluse quelle impegnate per altre iniziative di altri comitati, sicuramente GIOCHI SENZA FRONTIERE si è dimostrato un’esperienza vincente non solo perché si sono consolidati i metodi organizzativi suddivisi tra “gruppo logistica” e “gruppo organizzazione giochi”, ma anche perché l’idea di formare squadre miste ha comportato una grande svolta per gli obbiettivi di dialogo multietnico che si prefiggono i nostri gruppi in Bosnia. Sicuramente, lo svolgere l’evento in un paese come Petrovo, poco frequentato e conosciuto dai volontari italiani, il fatto di aver azzardato nella scelta di organizzare le squadre miste, ha rivelato una forte fiducia, coraggio e uno spirito di rinnovamento nell’operato del Comitato Provinciale, ma anche rafforzato la fiducia nei ragazzini che vengono coinvolti nelle nostre attività.

Altro progetto, PROGETTO SCUOLE, per quanto riguarda il 2010 ha subito una fase di stasi per dare spazio alla conoscenza dei vari programmi scolastici tra scuole italiane e bosniache e alla preparazione dell’arrivo degli insegnanti bosniaci in Italia. E’ sicuramente un progetto di valore che arricchisce lo scambio culturale e che quindi va ulteriormente proseguito ed elaborato.

Sara Bondesan

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